Princìpi e società

(…) possiamo accettare che la ragione umana non giudichi, non verifichi la verità della risposta ai grandi interrogativi propriamente umani, cioè quelli del ?da dove? e del ?verso dove?, e quelli etici circa l?esercizio della propria libertà? È questa oggi una domanda che non può più essere censurata; anzi esige una risposta urgente, data la situazione storica in cui l?Occidente è venuto a trovarsi. (…) Ho già avuto occasione altre volte di richiamare l?attenzione sul fatto che un?idea ed un esercizio di ragione mutilata sta rendendo impossibile una vita comune fra le persone anche della stessa città. Se la ragione non è competente a pronunciarsi sulla validità delle concezioni di vita buona poiché queste sono solo espressioni di preferenze soggettive, ne deriva che in senso forte non esiste alcun bene umano comune; se non esiste bene comune umano, può tenerci assieme solo l?utilità e l?interesse.

Mons. Carlo Caffarra

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